Mercoledì 24 gennaio, alle ore 18:30, la Sala Giuseppina del Palazzo del Freddo G. Fassi ospiterà la presentazione del libro “Mi chiamo Cristiano Ferrarese, ho 44 anni e mi sento una persona fortunata”, delle Edizioni Il Galeone.
Un libro lapidario come un’invettiva, politicamente scorretto, in cui c’è tutta l’autoironia e la rabbia repressa di un ex sindacalista schifato costretto a lasciare una Italia imputtanita fino al midollo, in cerca di giustizia, tranquillità, dignità.
Scandito da una canzone diversa per ogni capitolo, solo apparentemente il libro di Cristiano Ferrarese, autore e protagonista, narra la sua epopea quotidiana con rassegnazione, perchè il suo “antidivismo” è pregno di forza, di sana memoria, di coraggio, quel coraggio delle nuove generazioni di italiani costretti a emigrare. Con uno stile frammentario e stilettato, Ferrarese, come in un jukebox impazzito, sembra, alla maniera di Giobbe Covatta, tratteggiare la sua personale “ruota della sfortuna”, nell’Inghilterra del dopo Blair, del dopo Cameron, tra precarietà, speranze e pericoli terroristici; un’opera paradiaristica, amara e dal forte timbro civile, la confessione di un incantato osservatore, che come in un film di Stephen Frears, brilla della sua emarginazione. Un libro interessante e originale che merita di essere letto.
Cristiano Ferrarese nasce a Busalla (Ge) ma ha vissuto la maggior parte della sua vita a Mantova, ha 46 anni e vive a Bristol dal giugno del 2015 dove lavora come portiere di notte in un hotel a cinque stelle.Tra il 2008 e il 2009 ha pubblicato con HACCA editore le prime due parti della trilogia dei matti. Nel 2015 per i tipi di Relapsus pubblica la terza parte della trilogia 1985 e Prigionieri delle Neve.
Il pomeriggio al Palazzo del Freddo sarà moderato da Ignazio Gori.
Appuntamento ore 18:30 in via Principe Eugenio 65-67 all’Esquilino. Ingresso gratuito.